Pippi pippi pippi che nome fa un po’ ridere…
sfido chiunque sia stato bambino negli anni sessanta davanti alla tv a non canticchiare il motivetto;
ma una generazione più giovane impara a conoscere il personaggio alla fine degli anni 90, con il mitico Bin Bum Bam e la sigla cantata da Cristina D’Avena.
Pippi Calzelunghe compie ottant’anni, ma non li dimostra: il romanzo della autrice svedese Astrid Lingren è uscito infatti nel 1945, ha venduto in questi decenni 70 milioni di copie ed è ancora straordinariamente attuale con una protagonista anomala, una bambina che vive sola in una casa magica, con un cavallo a pois e una scimmietta, mente senza pudore e non accetta nessuna regola tranne quella di infrangerle tutte.
A questo personaggio decisamente politicamente scorretto è dedicata una mostra a Cuneo, una bellissima proposta di percorso per bambini per far conoscere loro la autrice e il libro; un invito alla lettura e in particolare di questo romanzo che Salani ha ripubblicato per l’occasione. La mostra, che si inaugura oggi, 3 ottobre 2025 presso lo Spazio Innov@zione di Via Roma 17 a Cuneo l’esposizione “Astrid Lindgren e la forza dei bambini: 80 anni di Pippi Calzelunghe”, che celebra l’iconico personaggio creato da Astrid Lindgren in occasione del suo 80° anniversario. A ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 26 aprile 2026, dal martedì alla domenica. Orari dettagliati e la possibilità di prenotare visite guidate per gruppi e scolaresche saranno disponibili sul sito www.crcinnova.it.
La mostra è organizzata per coinvolgere grandi e piccoli che, in un’epoca dominata dalla tecnologia digitale, rappresenta un atto d’amore verso la lettura e un invito a riscoprire un personaggio intramontabile come Pippi Calzelunghe, metafora della libertà intellettuale e portatrice di valori universali come indipendenza, generosità, coraggio e giustizia. Ricca e autosufficiente, Pippi è un esempio di autonomia e autostima, sempre pronta a vivere mille avventure con i suoi amici Tommy e Annika.
Altre cose da fare con i nipotini qui:
Che guazzabuglio meraviglioso il museo della scienza e della tecnica!
