Chi non conosce Whoopi Goldberg? Altisonante nome di una attrice bassina, certamente non bella, ma che è riuscita a ottenere un successo planetario, un Oscar, una vita decisamente interessante.
In questo libro “Frammenti di memoria – mia madre, mio fratello e io” edito da Longanesi, racconta la sua vita da bambina, il rapporto con una madre tanto straordinaria nell’ordinario quanto problematica quando la pressione diventa troppa; con un fratello bellissimo ma perso troppo presto. Racconta dei suoi problemi di dislessia, di come ha imparato in maniera del tutto anarchica, di come alcuni incontri l’hanno portata a un destino di recitazione e successo. E’ un libro intimo e profondo, che svela tanti dettagli del suo essere e della sua vita: a cominciare dal nome, che non è decisamente il suo. Whoopy, in inglese, è l’onomatopeico per una scorreggia; Goldberg il cognome di un amico che glielo ha consigliato a sostituire il suo un po’ troppo comune Johnson. Figlia di una ragazza madre, nera, cresce nella New York degli anni cinquanta senza lussi ma senza carenze: e la madre è bravissima nel mettere in scena il Natale, nel cercare ogni ingresso gratuito a musei e spettacoli, crescendo i figli nella cultura. Caryn Johnson, questo il vero nome di Whoopi, non aveva mai raccontato di sé in questo modo, ricordando in maniera tenerissima la madre dei giorni luminosi ma anche il buco nero del suo ricovero in manicomio, da cui torna una donna senza memoria e identità. Con il successo riesce a rendere a sua mamma quella magia che lei aveva creato per i figli: le presenta attori famosi, la fa sedere alle prime, condivide il lusso e le gioie del successo. Ed è un risarcimento tardivo per una donna che, in qualche modo, è riuscita a crescere dei figli sola, senza aiuto, senza mezzi, nelle case popolari della città più splendente del mondo.
PS: E sapete che c’è? Whoopi ha deciso di vivere sei mesi all’anno in Italia, in Sardegna, perché qui, sostiene, si sa come vivere.