Diario di una supernonna (ovvero Le mie prigioni) – 2

La gravidanza dura nove mesi ma, di solito, ai bei tempi andati, veniva annunciata dopo il terzo. Per sicurezza, per pudore, per disattenzione… chissà. Seguivano sei mesi di attesa. Oggi no. Oggi dura esattamente nove lunghissimi mesi. Perché la notizia viene comunicata asap, as soon as possible, come un invito, appena possibile, quasi fosse una risposta alla mail: e l’annuncio, grazie alle nuove tecnologie, viene dato più o meno il giorno dopo l’avvenuta fecondazione dell’uovo. E poi, qualche settimana dopo, quando ancora non avete digerito del tutto la notizia, a sorpresa, vostro figlia/figlio, nemmeno fossero le buste di Mike Bongiorno alla domanda finale di Rischiatutto, vi chiede: Uno, due o tre? Due o tre cosa? Ma nipotini, ovviamente! Il tre è messo lì solo per farvi accettare come una buona notizia il due. Che significa, in ogni caso, il doppio di preoccupazione. E facendo di nome Elena Ansia Mora coniugata Sensodicolpa, sono una vera professionista della preoccupazione. In una situazione in cui, va detto, anche una dilettante saprebbe fare bene. Come due? DUE???? Ok, digeriamo anche questa notizia e andiamo avanti. Una volta superati i mesi di gravidanza, il più è fatto. No? No. (segue…)

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