Zoom-are che fatica!

Stanchi di stare online? E ne avete ben ragione! Jeremy Bailenson, professore americano che studia scienze comportamentali, ha identificato le tre cause principale della stanchezza da videoconferenza. Ecco quali sono e le soluzioni che propone:

  1. troppi contatti visivi. In una riunione normale la gente guarda intorno, alla finestra, ai quadri alle pareti, alle scritte sulle magliette dei colleghi. In una videoconferenza le immagini simulano un contatto visivo simile a quello che, normalmente, avviene con persone a cui siamo più legati e non estranei o colleghi. Il cervello non riesce a capire, entra in conflitto, si stanca. SOLUZIONE: il docente consiglia di ridurre le dimensioni delle facce inquadrate singolarmente e di tenere la tastiera a una distanza maggiore in modo da allargare il campo visivo.
  2. effetto specchio. Nelle videate rimane spesso fisso anche il nostro volto; come se qualcuno ci seguisse instancabilmente con uno specchio in cui siamo riflessi. Se succedesse nella vita reale sarebbe estremamente stressante. SOLUZIONE: cercare di limitare la propria autoinquadratura solo a qualche periodo, e solo per controllare di essere ben ripresi.
  3. comunicazione non verbale. Ciò che diciamo è solo una parte molto molto limitata (alcuni dicono meno del 10%) della comunicazione totale; ma, mentre dal vivo è più semplice comprendere quello che stiamo comunicando senza parole, in video il nostro cervello fatica di più a individuate i segnali. SOLUZIONE: prendersi qualche momento di ascolto senza video, in modo da diminuire la fatica.
    Ps: però se siete la regina, anche in zoom, vi spetta l’inchino…