Vi presento Anita la bellissima dattilografa ( e la adorerete come me)

Siamo a Torino nel 1935: Anita è bellissima, giovanissima e… controllatissima. Dalla madre tabaccaia, che le punta spille da bagli per chiudere scollature e gonne; dal fidanzato, l’affascinante (e un po’ patatone) Corrado; dal fascismo, che vuole le donne madri e casalinghe. Mentre lei, tutto d’un tratto, scopre di voler lavorare. Di fare la dattilografa, mestiere per cui ha studiato – beh, più che studiare ha presenziato alle lezioni, insieme con la sua amica del cuore, Clara, che è il suo esatto contrario. Bruttina, brillante e intelligente, è la sua confidente e consigliera. Ma nemmeno a lei Anita confiderà  il suo piano per scoprire il colpevole di un antico delitto. Appassionante e avvincente ma anche modernissimo per i temi e il modo di trattarli. Un piccolo capolavoro che fortunatamente avrà anche un seguito. Correte a prenderlo! Il morso della vipera di Alice Basso, Garzanti.