Ieri, 25 aprile, è stata una bella giornata di sole. Abbiamo fatto il “pisnic” come dicono i bambini, nel giardino, preso il caffè rigorosamente distanziati e all’esterno, con mio fratello e due amici; io ho cucinato, mi sono rilassata e, per una volta, non ho seguito le notizie. Così è stato solo quando, nel pomeriggio, la Annina è tornata dal lago cantando Bella ciao che mi sono resa conto della data. La casa di Vacciago è un po’ fuori dal mondo e dal tempo, e questa è la mia attenuante, unita al fatto che Giò ha fatto il vaccino il venerdì e quindi stavamo bene attenti a monitorare le sue reazioni (per la cronaca, solo un rialzo di febbre il giorno dopo). Ma è stato la sera che i sono davvero commossa, quando ho visto la esibizione di Vanessa Ferrari, bronzo agli europei di ginnastica artistica a trent’anni (età avanzata per una atleta che si esibisce da quando ne aveva quindici). Vanessa vola, letteralmente, in palestra sulle note di Bella ciao. Uno spettacolo incredibile, incredibilmente toccante: per l’impegno, la passione, la scommessa vinta di allenamenti infiniti in attesa di una manciata di minuti di prova. Ma in quelle immagini, e in quei suoni, c’era tutto: il coraggio, la costanza, la capacità di vivere un sogno inseguendolo giorno per giorno, senza mai sgarrare. Bella Vanessa cercatela su Youtube, e che per questo povero Paese sia Bella ciao tutto l’anno, sia festa di liberazione dal virus e dalla stupidità di chi non vuole vaccinarsi!
Vanessa vola sulle note di Bella Ciao
a cura di ELENA MORA