Una sposa che fa discutere su raiuno

Si è conclusa la fiction “La sposa” interpretata da Serena Rossi su Raiuno. È la storia, non vera ma verosimile, di una giovane donna calabra che, per aiutare la famiglia, accetta di sposare per procura un apparentemente benestante contadino Veneto.

Dal sole e mare della bellissima Calabria, dove però la miseria è tanta e la fame minaccia la famiglia, si trova catapultata fra le nebbie di uno sperduto paesino in Veneto, dove il cibo c’è ma va conquistato con il quotidiano durissimo lavoro e dove scopre che il marito non ha alcuna intenzione di accettarla.

Di più, su di lui si raccontano strane storie per la misteriosa scomparsa della prima moglie, la comunità la evita, il suocero preme perché lei rimanga incinta, difficile davvero visto che il marito non le rivolge nemmeno la parola. Immediatamente è insorto il presidente della regione calabra a smentire che ci fossero matrimoni per procura è una specie di tratta di mogli (mentre c’era, negli anni cinquanta, più verso l’estero ma c’era); a lui ha risposto la regione Veneto protestando contro gli stereotipi presentati dalla fiction, in cui i veneti vengono rappresentati come lavoratori insensibili e freddi, razzisti nei confronti di chi arrivava dal sud, capaci di violenza fino all’assassinio.
Che dire? La fiction è godibile, Serena Rossi brava e credibile, la storia avvincente. Certo, la fiction accentua i toni cupi e gli stereotipi (possibile che in Veneto non ci sia mai dico mai una giornata di sole?) ma è anche vero che la nostra storia recente è una storia di emigrazione e razzismo nei confronti dei “terroni”, ed è importante anche riflettere su come le donne siano state trattate fino a pochi decenni fa. Insomma, secondo me è assolutamente  da vedere. Se la avete persa si può ritrovare su Raiplay.