una premier tutta da premiare… e un mondo alla rovescia da raddrizzare

Orgogliosa di aver contribuito ad attribuire il premio Giuditta a Daria Colombo per il libro “Cara premier ti scrivo” (La nave di Teseo). Sette storie italiane, tutte, in qualche modo, a un punto di svolta il giorno di ferragosto: in questi racconti la Delegata alle pari opportunità del comune di Milano affronta temi importanti come la sessualità, l’ecologia, la crisi economica, i rapporti famigliari, la vecchiaia e la solitudine. Interessante per le riflessioni sul femminile e sulla politica, temi su cui la Colombo è impegnata quotidianamente con passione. Ed ecco come lo avevamo raccontato per Diva e donna.

Un giorno d’agosto un po’ speciale, sette storie  diverse, tutte, in qualche modo, a un punto di svolta: Cara Premier ti scrivo, di Daria Colombo (La nave di Teseo, euro 17) affronta temi importanti come la sessualità, l’ecologia, la crisi economica, in chiave di racconto.

Ferragosto come giornata di partenze perché partire, spesso, aiuta a fare il punto su dove si è?

“Mi piaceva l’idea di fare una fotografia del Paese mettendo nello stesso spazio temporale cose anche molto diverse, come in un fermo immagine. E per sottolineare una certa tematica, un determinato tipo di problema, ho scelto un giorno particolare, un po’ fuori dalla normalità quotidiana”.

Il libro parla d’amore in molte declinazioni diverse: una scelta?

“Una volta, non so se per farmi un complimento o una critica, hanno scritto che ho inventato il genere sentimental-politico; in ogni caso questa definizione mi piace molto perché i sentimenti e la politica sono le tematiche in cui si muove la vita: la politica, intesa nel senso di tutto quello che succede intorno a noi, e che andrebbe gestito, e i sentimenti, l’amore, la delusione la rabbia la speranza”.

Nei racconti anche molte famiglie, nel senso più ampio della definizione: come mai?

“Uno dei protagonisti afferma: “che cazzata quelli che dicono che la famiglia è una sola”. Le famiglie, eterosessuali o omosessuali, ristrette o allargate, hanno una serie di dinamiche diversissime fra loro ma tutte con la medesima dignità e importanza perché l’amore è quello che fa andare avanti l’essere umano”.

Scrive: “Il compito delle donne è raddrizzare un mondo alla rovescia”.

“Volevo sottolineare che gli uomini ci hanno provato finora perché finora le donne sono state limitate allo spazio privato e quello pubblico, il potere, era esclusiva maschile; mentre sarebbe molto utile anche alla politica e al pianeta uno sguardo femminile che non è quello da duri, quello della competizione, ma quello della cura, quello che le donne sono abituate a fare nelle loro famiglie”.

Un grazie a Vendorafa per il bracciale con inciso il titolo, uno dei premi più chic di queste edizioni.