“Coprimi le spalle” di Gabiella Nobile, è un libro sul razzismo, ma non solo. E’ un libro sull’Italia, ma non solo. Un libro sulle donne, ma non solo. E’ un bel libro, da comprare, leggere e regalare (Natale è dietro l’angolo…). Perché fa riflettere in maniera poco scontata su come, nella vita quotidiana, quasi senza volerlo,siamo tutti razzisti. Pregiudizi, preconcetti, il continuo attacco alla pancia, la sede della paura, che da tante parti politiche viene lanciato quotidianamente si insinuano a volte in profondità senza quasi che ce ne accorgiamo. E ascoltando o leggendo Gabriella Nobile, che ha adottato due bambini di colore, e si trova a sbattere ogni giorno conto grandi e piccole, a volte infinitesimali, sfumature di razzismo nei confronti dei suoi figli, ci si rende conto di come tutti potremmo confessare il classico “Io non sono razzista, ma…”. Già: io non sono razzista, ma passando per una strada di Milano, dovendo entrare in uno dei mille tunnel di tubi innocenti piazzati davanti alle facciate in rifacimento grazie al contributo statale, mi sono resa conto, solo dopo avere ascoltato la Gabriella, che davanti a un gruppetto di neri ho preferito avventurarmi in mezzo alla strada, fra le auto. Quasi una reazione inconscia, una risposta automatica del mio cervello: perché io, no, non sono razzista. E se salgo su un autobus e vedo una persona di colore mi domando se è più giusto sedermi accanto a lei, come dimostrazione del mi non razzismo, o fare finta di niente, per cercare di dimostrare che il mio comportamento non è razzista. Ma tornando al libro: è davvero interessante, ben scritto, mai banale. Gabriella Nobile, mamma di due ragazzi (bellissimi) di colore, ha fondato la associazione Mamme per la pelle, che cerca di combattere i pregiudizi in ogni modo, ogni giorno. E mi ha molto colpito che abbia spiegato che una delle lezioni più importanti, direi vitali, per un ragazzo di colore, è come reagire a un fermo di polizia, la raccomandazione di sorridere, di mostrare le mani, di non fare movimenti bruschi… lei lo ha definito uno skill importante, una capacità che permette di non correre rischi. Alzi la mano chi, mamma di un ragazzo bianco, ha dovuto impartire la stessa lezione…
Gabriella Nobile
Coprimi le spalle
Chiarelettere