un gioco ci salverà… grandi e bambini!

Ok, lo abbiamo capito: le scuola non riprenderanno fino a settembre. Gli asili nemmeno. I parchi e giardini forse. E i bambini? Che fare con i bambini? Qualche regola per sopravvivere – e bene – arriva da una ricerca di una studiosa inglese, la professoressa Jacqueline Harding, che su invito della Fisher-Price (ve li ricordate i giochi dei vostri figli?) ha analizzato l’effetto del gioco su bambini e adulti, anche in un periodo di stress come questo. Il risultato? E’ scientificamente provato che giocare con i bambini può ridurre I livelli di stress, aumentare il benessere, rafforzare il Sistema immunitario e aumentare la resistenza psicologica, includendo l’aumento dell’ossitocina chimica nel cervello che si produce giocando con i più piccoli. Ed ecco le sue conclusioni:
E’ IMPORTANTE PASSARE DEL TEMPO INSIEME. I primi tre anni sono di vitale importanza per una sana e sicura crescita delle relazioni del bambino anche in questo periodo che stiamo vivendo. Giocare insieme porta dei vantaggi a livello biologico anche per gli adulti. Il cervello ama l’originalità del gioco e stimola un’attività neuronale dinamica – letteralmente scolpisce in maniera positiva il cervello.
W LA ROUTINE. in periodi di caos, (come una pandemia), gli esseri umani crescono bene grazie a una sorta di equilibrio. Gli adulti hanno bisogno di questo tanto quanto i bambini. Pianificate una routine quotidiana che dia un ritmo alla giornata. Questo aiuterà entrambi ad andare avanti nel corso della giornata.
TENIAMOCI STRETTI.In un periodo forzato di isolamento come questo ci sono benefici associati alle relazioni. Siate il “rifugio sicuro” per i vostri bambini in quanto questo offre un grande legame per la vita. Un “rifugio sicuro” significa che potete sentirvi come un faro per i bambini che, sebbene non capiscano cosa stia succedendo, sentiranno l’ansia del mondo attorno a loro.
GUARDIAMOCI NEGLI OCCHI.lo scambio di sguardi reciproco arriva letteralmente al cuore delle relazioni e riconosce il piacere condiviso mentre si gioca insieme. La neurobiogia interpersonale si basa tutta quanta sul concetto di “attenzione congiunta”. Il messaggio è “Stiamo facendo questa cosa insieme”. Il contatto visivo (anche virtuale) ripaga. Guardare qualcuno negli occhi crea una connessione più ravvicinata. Videochiamare è più benefico del semplice sentire le voci su un telefono. Giocare, anche con gli sguardi, può essere un ingegnoso antidoto per l’ansia.