Un film da (s)consigliare: Assassinio a Venezia

Se amate Agatha Christie e il suo Poirot, investigatore bizzarro e acuto, NON andate a vedere questo film. Di solito non perdo tempo e parole per sconsigliare qualche cosa, preferisco suggerire cose belle, ma in questo caso è davvero un avvertimento a chi, come me, ama Hercules e la grande autrice di gialli.

Il cartellone del film inganna quasi come la sua trama: il cast tutte stelle, il protagonista, Kenneth Branagh, grandissimo attore, già visto a dare buona prova di sé in Assassinio sul Nilo, la meravigliosa Venezia ripresa dall’alto e resa ancor più affascinante, se possibile, di quanto non sia.

Il film è uscito il 15 settembre, che sarebbe stato il 133esimo compleanno della autrice: ma non credo proprio che sarebbe stata felice di questa reinvenzione di un suo racconto, Poirot e la strage degli innocenti, che ha davvero poco a vedere con l’originale. Per quel che mi ricordo di quel libro rimane soltanto la ricorrenza di Halloween, Poirot sfidato dalla collega giallista Ariadne Oliver, il gioco delle mele in un catino e un assassinio in una stanza (meglio, villa) chiusa.

Per tutta la prima ora abbondante il film è presentato come un vero e proprio horror: Michelle Yeoh, qui una medium piuttosto sospetta, sostiene di potersi  mettere in contatto con la figlia della proprietaria di un palazzo popolato dagli spiriti, vittima di un apparente suicidio. Tra colpi di scena e tempismi straordinari che fanno saltare sulla sedia (anche gli stessi interpreti, pare non avvisati degli effetti speciali a cui avrebbero assistito) si arriva agli ultimi dieci minuti in cui Poirot, tornato finalmente l’essere che si fida solo delle sue celluline grigie, svela ogni mistero (ma la mia amica Luisa aveva già capito da mo’ chi era il colpevole…).

Insomma, un giallo virato rosso sangue e nero horror che, secondo me, malgrado il cast stellare e la evidente abbondanza di mezzi, finisce per scontentare sia chi ama l’horror sia chi, come me, adora l’investigatore dai baffi curatissimi.

Che dire? Se, malgrado mio avvertimento, andate a vederlo e vi piace, fatemi sapere… poi mi illuminate!