Tra fiction e realtà fra dramma e surreale in ucraina


Nelle drammatiche ore della guerra mi colpisce in particolare la parabola del presidente ucraino Zelensky. Attore e sceneggiatore, ha un ruolo in una situation comedy, una serie televisiva a sfondo comico, ruolo molto simile a quello di Bisio nei film “benvenuto presidente” e “bentornato presidente”.

Insomma, l’uomo qualunque che per caso si trova a ricoprire un ruolo istituzionale molto importante. Sìa Bisio che Zelensky riescono a creare un personaggio di politico antipolitico onesto e corretto.
Nel caso del presidente ucraino però la realtà incrocia in maniera surreale la fiction: l’attore si candida e nel 2019 viene eletto con il 70% dei voti. Ora un bravissimo attore e sceneggiatore si trova di fronte a una realtà decisamente surreale, a guidare il suo paese, il suo popolo di fronte a un’invasione.
Lo fa con decisione e ovviamente con dei filmati: e ha buon gioco Mosca nell’accusarlo di fiction: che i drammatici appelli che lui fa dalla capitale assediata siano invece dei pezzi di fiction preregistrata.

Certo nel vedere le foto della serie TV e quelle della realtà è davvero difficile riconoscere le prime delle seconde (nella foto qui a lato la immagine di sinistra è vera, quella di destra della serie tv). In una storia, nel mezzo della storia, quella con la maiuscola, che nessuno sceneggiatore avrebbe mai potuto immaginare. In pratica è come se noi fossimo in guerra e ci trovassimo Bisio come presidente. Senza ovviamente togliere nulla all’intelligenza e al talento straordinari di Bisio. Ma certamente la situazione ci sembrerebbe inimmaginabile.
Onore al merito comunque dell’attore prestato alla politica perché all’offerta degli Stati Uniti di recuperarlo e metterlo in salvo ha risposto deciso “grazie no resto qui”.