Ti sogno California…

E un giorno tornerò… Non so se ci estingueremo come i dinosauri, causa virus, come teme la mia amica Valeria; non so che ci aspetta oltre le prossime due settimane, in cui noi Lombardi, o residenti tali, siamo blindati nei dintorni di casa. Cerco nelle foto dei ritagli di una altra vita, della vita di prima, che sembra così incredibile, incredibilmente ricca e lontana. Esattamente un anno fa arrivavo in California dal Texas per un viaggio fantastico con le amiche Anna e Sogand. Panorami e cibo, chiacchiere e la caccia alle balene (solo fotografica si intende!). Il sole e i tramonti, e un magico arcobaleno comparso a un certo punto fra le nuvole. La noncuranza degli orari e dei riti che solo lontano da casa, vicino alle amiche si può vivere: fermandoci a mangiare solo quando avevamo fame, gustando chiacchiere e un bicchiere di vino, risate e orizzonti e la birra leggera che piace solo a me. Fingerci clienti italiane di Sogand, arredatrice per hobby, per scegliere cuscini e lampade per la sua casa. Salire e scendere fra oceano e colline, godersi il sole su una sdraio ridere come pazze per il peso del tavolino scelto, e scaricato dalla auto a braccia, e stava pure male… Non so voi, ma i ricordi di qui giorni, e dei fiori della primavera, e delle risate dei bambini, mi aiutano a sopravvivere in questo deserto di relazioni che è diventata la nostra vita. E non so se non ci estingueremo come dinosauri. Certamente subiremo una mutazione a livello psicologico, ma non sappiamo quale. Di una cosa sono certa, e la politica di questi giorni ne è la prova: non ne usciremo tutti più buoni. Anche se, forse, spero, potremo tornare a viaggiare, a vedere le amiche, a ridere per niente. Ne abbiamo tanto bisogno.