Quanto costa vedere barbie in tv? E perché vederlo?

Arriva sulle tv a pagamento l’attesissimo film Barbie: una megaproduzione Warner che celebra, ovviamente, la bambola prodotta da Mattel. Dove e quanto costa?

Su Sky si può noleggiare a 12,99; per la stessa cifra si noleggia su Amazon prime video, che però offre anche la possibilità di acquistarlo. 24,99. Se noleggiato va scaricato entro 30 giorni e completato in 24 ore. Insomma, una buona possibilità di organizzare una serata barbie con le amiche, magari con del buon vino rose’; io consiglio sempre comunque di vederlo al cinema perché l’effetto è decisamente diverso. Ma sapete che c’è? Che quasi quasi me lo noleggio e lo guardo con mia figlia…
Il mio primo consiglio comunque è di vederlo, assolutamente, se siete una donna dai 13 ai 113 anni (non ridete, ho un contenzioso legale con una signora di 105 a cui ovviamente auguro lunga vita…). Il secondo consiglio e’ di andarci con una amica, una mamma, una figlia, una suonare, MAI con un uomo. E non perché il film non sia bello – è bellissimo, molto spesso divertente e a tratti profondo – ma perché Barbie è molto più di una bambola, è un substrato culturale che esiste solo nella memoria femminile. Ed ecco i cinque motivi per cui andare a vedere il film, (a parte il fatto che nei cinema c’è l’aria condizionata)

1) Si ride. Tanto, tantissimo. Essendo una commedia, direte voi, è  ovvio. Ma provate a ricordare quante volte avete riso, davvero riso alla grande, vedendo una commedia nelle sale? Molte battute sono folgoranti, molte arrivano un po’ dopo. Ed è un vero peccato perché spesso si è talmente presi che si perde quella dopo.

2) Gli attori, Margot Robbie e Ryan Gosling, Barbie e Ken, sono strepitosi.
3) Scenografie e costumi sono da Oscar: e il tocco di genio di fermare gli abiti in still life dando loro un titolo come se fossero ancora chiusi nella scatola di Barbie è geniale.
3) La trama è nello stesso tempo semplice e complessa: la bambola vive felice nel suo mondo di plastica fino a che qualcosa rompere l’equilibrio. Lei ha pensieri di morte ma, cosa ben più grave, i suoi deliziosi piedini arcuati improvvisamente sono diventati piatti, piattissimi, totalmente inadatti ai tacchi, piedi da sandali tedeschi; e, peggio ancora, la cellulite inizia a comparire sulle lunghissime, levigate gambe di Barbie. L’unico rimedio possibile e’ recarsi nel mondo reale per scoprire la causa del malessere. Dove Barbie arriva certa di essere accolta come una eroina femminista dalle bambine a cui ha dimostrato che loro, come Barbie, possono essere tutto ciò che vogliono, ma si trova sbeffeggiata e molestata in un mondo per lei decisamente alla rovescia. Mentre il fedele e stolido Ken che la ha seguita scopre le gioie del patriarcato e torna a Barbieland deciso a rifarsi di decenni di potere rosa.
4) Barbie non è, come avrebbe potuto essere, uno spot pubblicitario di due ore: in realtà dura due ore, ed è decisamente uno spot per la Mattel, anche per la ironia con cui ha accettato di prendersi in giro, ma è intrattenimento puro per tutte le quasi due ore di pellicola.

5) Il film innesca un super divertente meccanismo di citazioni da riconoscere: fra numero da musical e rimandi culturali che pescano a piene mani fra cinema e tv.
Chi lo critica dice che è troppo complesso e un po’ pasticciato, e a tratti è vero: ma è uno di quei film che devono essere visti, anche per poterli, eventualmente, criticare.