Anteprima: Pamela prati, una vita da feuilletton

Si legge come un feuilleton, uno di quei romanzi di appendice che uscivano a puntate qualche secolo fa, questo “Come una carezza” di Pamela Prati (Cairo editore). Un memoir, ovvero il genere che raccoglie i ricordi per costruire una autobiografia. E la memoria, si sa, a volte può anche ingannare… Pamela Prati è stata protagonista, negli ultimi anni di quello che lei definisce un caso di catfish, ovvero di falsi profili internet creati ad arte per catturare l’attenzione e colpire la gente. Un falso fidanzato, con due falsi figli in affido, falsi progetti di matrimonio: un caso mediatico che ha nutrito programmi televisivi per mesi; prima per la storia d’amore da sogno con l’inesistente Marco Caltagirone, poi per l’incubo di vedere quello che era stato un sogno d’amore perfetto svelato e svilito (incubo anche per i telespettatori, che per settimane non sono riusciti a sfuggire a questo tormentone su ogni canale, in ogni orario). Stupisce, del suo racconto, come una persona con la bellezza e le qualità professionali della Prati possa essere così fragile – ma torna alla memoria anche Michelle Hunziker, bellissima e bravissima, per anni in balia di una sedicente maga, come lei stessa ha raccontato nel libro “Una vita apparentemente perfetta”. Pamela fa risalire la fragilità che porta ad essere facilmente manipolabili alla sua infanzia in Sardegna, all’abbandono del padre, agli anni in orfanotrofio quando la madre non poteva mantenere gli otto figli. Poi la fama improvvisa con la copertina di Playboy insieme con Adriano Celentano, i lustrini e i riflettori del Bagaglino, gli studi e le telecamere di tanti programmi di successo di Canale 5. La grande sceneggiatrice Laura Toscano (il maresciallo Rocca, Commesse) diceva che la realtà spesso è troppo incredibile per essere credibile: e questo libro, comunque affascinante, lo conferma pagina dopo pagina.