Nonnadvisor: san gimignano

Che ne direste di svegliarvi con un panorama così? Inizio oggi, con San Gimignano, la mia rubrica da Nonnadvisor: ovvero le mie segnalazioni di viaggio con treni, alberghi e ristoranti rigorosamente provati da me. E, ovviamente, solo se li posso consigliare, magari con qualche segnalazione se ci possono essere dei piccoli inconvenienti. Da Milano sono partita con un frecciarossa ad alta velocità, e devo dire che le norme Covid sono rigorosamente rispettate: vengono consegnate mascherina e gel disinfettante, i posti assegnati sono alternati in modo da mantenere le distanze, insomma, ci si sente abbastanza tranquilli. Da Firenze con una auto in una oretta si raggiunge San Gimignano, e di colpo ci si trova trasportati indietro di qualche secolo: io mi sono fermata a dormire in un B&B, Casatorre margherita, che è, in effetti, una piccola torre: bello, pulito, di charme, con una terrazza con vista sulle colline, in pieno centro; unico piccolo difetto, essendo una torre ci sono… le scale!

Girare per la città è una vera meraviglia, e ad ogni angolo si è toccati dalla bellezza. La mattina – lo so lo so che siete mattiniere come me, è uno dei vantaggi della insonnia dovuta alla età 😉 – le pietre si colorano di rosa e il sole dipinge con la sua luce contrasti indimenticabili.

Il mio consiglio? Camminare, camminare camminare semplicemente guardandosi in giro: la bellezza, ne sono convinta, cura ed è il più straordinario degli integratori. Io, non so come, visto che la cittadina è davvero minuscola, ho percorso più di otto chilometri: quindi, mi sono meritata un bel piatto goloso e un super gelato. Voi non fate mai dei patti con voi stesse per concedervi una cosa? Così sono finita al ristorante La mandragola, dove, grazie anche agli amici che erano con  me, ho assaggiato di tutto: il guanciotto di vitello, i pici con il cavolo nero, i nudi che, curiosamente, sono delle quenelle, degli sformatini di ricotta e verdure molto molto simili a un piatto piemontese.

Ovviamente, qui, grandi vini e cantine incredibili, cine quella di Casa Emma in cui accanto alle botti ci sono delle anfore, specialmente studiate per l’invecchiamento dei vini.

Qui ho assaggiato il passito sette carati: invecchiato in sette diverse qualità di legno, ragazze, è la fine del mondo! E qui ho gustato i piatti cucinati da Sara Papa con la polvere di vinacce di cui vi ho raccontato nei giorni scorsi.