L’importante è… il colore!

Di che colore sono le carote? Arancio, risponderete, stupendovi della stupidità della domanda. I più raffinati citeranno le carote viola da poco comparse su banchi di supermercati e verdurai chic. Tutt’altro che una novità, invece, perché le carote erano viola almeno fino al 1600, quando un gruppo di agricoltori olandesi riuscirono a ottenere queste carote arancioni in onore della dinastia degli Orange. In un brillante arancio, invece che in un triste viola, le carote piacevano decisamente di più, si sono diffuse velocemente in tutta Europa… ed è per questo che noi oggi le mangiamo così. Una piccola storia, dentro la grande Storia, che però racconta la importanza del colore nella nostra vita quotidiana. E il linguaggio lo conferma: si dice vedo nero, si passano le notti in bianco, si celebra la vie en rose mentre il giallo solo solo per noi italiani indica storie di crimini delitti e indagine grazie a una fortunata collana di libri dale copertine gialle.

Rosa&azzurro, maschio o femmina?

Altra domanda apparentemente incomprensibile: il rosa è un colore da femmina? Tre generazioni alle prese con le Barbie (il cui rosa è un preciso punto del colore, la cui sigla è Pantone 219) hanno consolidato questa certezza, tanto che i corredini dei bebé propongono tutte le sfumature di rosa per le femmine e di azzurro per il maschio. Peccato che fino ai primi del Novecento il rosa, in quanto sfumatura di rosso, era il colore dei maschi, mentre l’azzurro, il colore del manto della Madonna, era quello delle femmine. “Il colore del sangue contro quello del cielo” è la suggestione di Annamaria Testa, consulente e blogger del sito Nuovo e utile (https://nuovoeutile.it) che proprio ai colori ha dedicato alcuni, interessantissimi, articoli. Insomma, le tutine da neonati hanno subito negli ultimi decenni la stessa sorte della divisa di Babbo Natale, verde in origine, diventata rossa una volta e per sempre nel 1931 quando è stata collegata al marchio della Coca Cola.

Un colore ci salverà

Un interessantissimo volumetto, Il piccolo libro del colore, di Karen Haller (Corbaccio editore) raccoglie infinite curiosità su come il colore influenza la nostra vita e su come è stato studiato e analizzato. Da quando ci siamo trasformati da mammiferi primitivi, dalla vita notturna, a esseri umani, il colore è diventato importantissimo: per trovare cibo, attirare compagni ed evitare pericoli. E’ stato Darwin, lo scienziato che ha terorizzato l’evoluzione della specie, a mostrare come nel mondo animale ci fossero due usi principali del colore: gli uccelli hanno piume colorate per attirare il partner, gli insetti stecco e i cavallucci marini si mimetizzano per scampare ai nemici. Ai colori oggi è legata ancora la nostra sopravvivenza fisica (basta pensare al rosso e al verde dei semafori) ma anche, moltissimo, la nostra psicologia e le nostre scelte negli acquisti.

Un arcobaleno di 5.000 sfumature

Il primo che scoprì invece l’origine dell’arcobaleno fu Newton: facendo passare la luce attraverso un prisma individuò i sette colori – rosso, arancio, giallo, verde, blu, indaco e viola – che lo compongono, legandoli alle note, ai giorni della settimana, ai pianeti. Oggi, invece, disponiamo di una sorta di alfabeto del colore, il Pantone, che ci permette, attraverso una semplice cifra, di definire quella precisa sfumatura di azzurro o di giallo: un super arcobaleno composto da 5000 colori, indispensabile per il lavoro di arredatori, editori e grafici, così come per noi che lavoriamo nel giornale che state leggendo.

L’alfabeto delle emozioni

“I colori, spiega Annamaria Testa, hanno una loro grammatica: una sgrammaticatura rende più complicata la nostra comprensione. Di un marchio, per esempio, la prima cosa che percepiamo è il colore. Una grossa parte della percentuale di preferenze sui marchi è connessa con il loro colore”. I colori lanciano messaggi, provocano emozioni, indirizzano le nostre scelte negli acquisti: “Il luogo dove i colori sono più importanti – continua la Testa – è il packaging. I colori sono codici che ti aiutano a capire che cosa c’è nella confezione: se contiene caramelle al limone sarà gialla, l’elettronica e il mondo del pulito sono verde e azzurri; azzurro è il codice colore del pesce, mentre il grigio è sommamente sconsigliabile per tutti gli alimenti. Il rosso va usato con attenzione perchè è segnale di pericolo”. Persino le serie televisive hanno atmosfere legate al colore: per differenziare la serie CSI- New York dalla serie originale CSI la casa di produzione aveva scelto tinte cupe e colori lividi contro la più solare Las Vegas del primo telefilm. “La serie Breaking Bad, aggiunge la Testa, ha dominanti verdi e rosse, mentre il mondo degli elfi nel Signore degli anelli è caratterizzato da toni naturali fra il bruno e il verde”.

Di che colore sei?

La Haller, nel suo Piccolo libro del colore, individua anche quattro tipologie fondamentali di persone suddividendole in base a scelte e caratteristiche psicologiche: primavera, autunno, estate e inverno. Volete sapere di voi? Nel box qui accanto, un divertente e veloce test per capire a che “stagione” appartenete. Se vi siete appassionati e volete saperne di più su come il colore può migliorare la vostra vita potete andare su: thelittlebookofcolour.com e The Colour Club: thelittlebookofcolour.com/the-colour-club.

Il trucco c’è… e si vede

“Queste stesse categorie legate alle stagioni vengono usate dalle più raffinate tecniche di look e del trucco: ad ogni stagione è abbinata una palette di colori, una sorta di tavolozza da pittore, da seguire nelle scelte di abiti e make up” spiega Elisa Bonandini, beauty coach. “Psicologia ed estetica per certi versi si sovrappongono: quando si indossano capi dei colori che ci stanno bene ci fanno anche sentire bene. Il colore è anche uno scambio di energia”. Garantisco, per averlo provato, che alcuni colori ci invecchiano e rendono slavati i lineamenti, mentre altri fanno apparire la pelle più luminosa e il volto più levigato. Oltre le “stagioni”, vi sono però delle costanti: la metà degli uomini e oltre un terzo delle donne preferisce i toni blu/azzurri. Il colore più detestato dagli uomini è il marrone, il più detestato dalle donne è l’arancio. Lo stesso arancio che favorisce acquisti d’impulso mentre altri, per esempio il blu scuro, favorisce quelli pianificati. Attenzione, quindi, quando siete davanti a uno scaffale per un acquisto: i colori vi stanno mandando messaggi tanto chiari quanto immediati!

TEST

1) quando invitate ospiti a pranzo da voi pensate…

A a un lungo tavolo imbandito con piatti di portata da cui tutti si servono chiacchierando

B a una tavola elegante con tanto di candele in una sala da pranzo suggestiva

C a un picnic sotto il sole

D a una cena preparata da uno chef di un ristorante stellato

2 quale è il colore che preferite?

A verde

B blu

C giallo

D rosso

3 quale è l’evento mondano che preferite?

A una sera intorno al fuoco con amici

B un concerto di musica classica o un balletto

C vedere un musical

D una prima o un party

4 Come vi descrivereste?

A comprensivi e interessati agli altri

B osservatori e riservati

C estroversi e giocherelloni

D sicuri di voi determinati e motivati

5 Quale è il film che preferite?

A storico, biografico o documentario sulla natura

B vecchio, romantico in bianco e nero

C una commedia

D un noir o un film d’autore

6 Se al lavoro dovete risolvere un problema…

A chiedete il parere di tutti

B vi mantenete freddi mentre cercate la soluzione

C cercate con entusiasmo di portare gli altri ad aiutarvi a risolvere

D raccogliete tutti gli elementi restate concentrati e determinati a raggiungere il risultato ottimale

7 Che musica preferite?

A western, country, folk…

B classica

C pop, i musical

D lirica, jazz d’avanguardia

SOLUZIONE:

PREVALENZA DI A: AUTUNNO

PREVALENZA DI B: ESTATE

PEREVALENZA DI C: PRIMAVERA

PREVALENZA DI D: INVERNO

Inchiesta colore di elena mora

Prevalenza di A – autunno

Chi appartiene alla personalità autunno ama la natura, è compassionevole e affettuoso; se lo siete, prediligete tonalità calde e vivaci. Siete interessati agli altri, avete una mente curiosa e cercate di capire. Vi piacciono materiali naturali e tonalità calde e vivaci.

Prevalenza di B estate

La personalità dell’estate è serena, dignitosa e composta, ama eleganza e raffinatezza; siete padroni di voi stessi, tranquilli e concentrati; riuscite a essere calmi anche nell’occhio del ciclone. Per voi tonalità tenui, niente di sgargiante e tessuti delicati

Prevalenza di C primavera

La personalità di voi primavera è estroversa e spontanea, ma portata alle emozioni e a tenere in gran conto il giudizio degli altri; per voi tonalità calde e chiare, piene di vitalità, ma anche disegni a pois o floreali, e tessuti svolazzanti e leggeri.

Prevalenza di D inverno

La personalità dell’inverno, che l’autrice paragona a un paesaggio invernale vivido e gelido, è caratterizzata da innovazione, spiccato senso del drammatico e sicurezza di sé; colori senza sfumature, vividi e intensi. Vestiti in bianco e nero siete splendidi.