lavoretti pasquali: internet e realtà

Nipotini a casa in DAD, altisonante sigla per dire che sono a casa da scuola (a quattro anni e mezzo, che cavolo di attenzione a un video co faccine grandezza francobollo possono avere? E per tre ore? Scusate lo sfogo…). Certo, sono in due e giocano fra loro , grazie a Dio, certo c’è il giardino, certo, ad Anna piace disegnare e ad Andrea lavorare con il nonno, ma prima o poi si stancano, diventano un fascio di nervi e bisogna trovare qualcosa di tranquillizzante da fare che non sia stare davanti alla tv. Visto che, in teoria, davanti a uno schermo dovrebbero stare già le famose ore di Didattica A Distanza. Così, iniziamo i lavoretti pasquali. In internet ci sondo ei veri e propri capolavori. Segnaposti coniglietti fatti con cucchiai, portauovo realizzati con bicchieri di plastica (ma non erano stati aboliti? BOH!)ghirlande di uova pasquali da appendere alla porta. Bene, ci mettiamo al lavoro, forbici, bicchieri cucchiai, carta e, soprattutto, colori. Già, i colori. In un nanosecondo sono ovunque: dalle magliette, ovvio, al pavimento, altrettanto ovvio, fino alle piode del giardino e al bordo della fontanella con il rubinetto (meno ovvio, questo, ovviamente). Se qualcuno vedesse il nostro bidet e il pavimento del bagno sicuramente chiamerebbe l’ufficio di igiene: ma, per fortuna, le visite in zona rossa sono vietate, quindi lo vediamo solo noi e sappiamo che si tratta solo di colore. Gli asciugamani… beh, vi dico solo che sono in lavatrice. Non ora o dopo, ieri o domani: sempre. La lavatrice è la mia migliore amica, la mia alleata, la saluto la mattina la ringrazio la sera, le parlo, le dico di resistere. E voi che dite? Sono un po’ fuori? Vedete voi! Ho amiche che parlano con Alexa e con il romba: la lavatrice mi sembra decisamente più umana!

PS: una preghiera a internet. Potrebbe per cortesia mettere dei lavoretti più sgarruppati, tanto per non deprimere noi umani incapaci?