Le mie competenze professionali sono in fatto di parole e immagini: ma parole e immagini possono raccontare la realtà in maniera molto diversa, in particolare con la rivoluzione che stiamo vivendo nella comunicazione. E in un tema, come quello della menopausa, strettamente intrecciato con quello della età, della fertilità e della femminilità, la percezione è di estrema importanza. Ed ecco in sette parole, e altrettante immagini, quello che ho imparato sin qui sulla menopausa, certamente un punto di vista molto diverso da quello strettamente medico.
***1) La prima parola è: Privilegio
Vorrei iniziare dicendo che la menopausa è un privilegio.
Non è la definizione che ne viene data di solito. Ma di fatto arrivare alla menopausa è un privilegio che abbiamo noi, nate dalla parte giusta del mondo, dalla parte giusta della società, che ci permette di arrivare a una età che si sarebbe definita avanzata in buone condizioni di fisico e salute. In alcuni Paesi dell’Africa solo negli ultimi anni la aspettativa di vita è passata dai 50 ai 53 anni. Quando nell’ottocento il medico francese Charles-Pierre-Louis de Gardanne creò la definizione menopausa la vita media femminile in Europa non superava i 43 anni. Oggi una bambina che nasce in Italia, malgrado il covid ci abbia abbassato la media, ha buone speranze di raddoppiare quel tempo.
***2 la seconda parola è: età
L’età è, in qualche modo, una convenzione. Ovvio che mi interessi sostenerlo, ma vi porto le prove. Nel romanzo della Yourcenair le memorie di Adriano l’imperatore ha cinquant’anni; ed è un vecchio, alla fine della sua vita, che fronteggia la morte.
Le eroine di Jane Austen sono zitelle attempate già a 27 anni: e siamo solo due secoli fa, negli anni venti dell’ottocento. Quelle che nelle serie in costume come Bridgerton sono in età da marito da noi verrebbero considerate poco più delle bambine di 21 anni.
Evita Peron ha 33 anni quando muore, ma la sua immagine, nei primi anni cinquanta, è quella di una donna di mezza età. Sconvolgente, non trovate?
Quante cose sono cambiate! In effetti, se pensiamo alle nostre nonne, capelli bianchi, abito coperto da un grembiule, chilometri di pizzo all’uncinetto come passatempo; alle nostre mamme anni cinquanta: filo di trucco, filo di tacco, filo di perle, uniche prospettive professionali l’insegnamento, al massimo un diploma da infermiera. E guardiamoci noi, sessanteenager di oggi. Libere di vestirci come ci pare, di tenere i capelli corti o viola, liberamente costrette, grazie a fortunate coincidenze di salute, pensionamenti quota rosa, a inventarci una vita. Trent’anni di vita!
6) La terza parola è: tabù
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Grace And Frankie Season 3