la fabbrica delle tuse, un meraviglioso viaggio nella storia di Milano, dell’Italia e della Zaini

Lo confesso subito: il caffè della Zaini in via De Cristoforis a Milano, proprio dove sorgeva negli anni venti la prima loro fabbrica del cioccolato, è uno dei luoghi del cuore per me. Per cui ho affrontato con enorme curiosità questo La fabbrica delle tuse, scritto da Giacinta Cavagna di Gualdana per Piemme, che ricostruisce vicende della famiglia Zaini attraverso 30 anni di storia milanese, ma non solo. 

Ed è una storia affascinante e appassionante, che inizia nel 1924, quando conosciamo Luigi Zaini e la sua passione per il cioccolato, e finisce nel 1953, attraverso gli anni duri del fascismo, delle leggi razziali, della guerra e degli anni immediatamente successivi al conflitto. Conosciamo la famiglia, Luigi e Olga e i loro figli, sia quelli avuti dalla prima moglie di lui che quelli in comune, le persone che aiutano in casa e le operaie della fabbrica, ciascuna con la sua storia, ciascuna protagonista.

Il racconto si snoda fra piccoli e grandi eventi, citazioni a tema e storia della ditta Zaini: ma con l’onnipresente profumo del cioccolato, sottile filo che tiene unito tutto, dalla elegante signora Olga, impeccabile con i tacchi, gli abiti curati e i gioielli; quella della tata Emilia, a cui è stato dedicato anche, nella finzione e nella realtà, il blocco di cioccolato scuro che nella mia cucina non manca mai; fino a quelle delle tuse, ovvero le ragazze che lavoravano nella fabbrica, ciascuna con il suo carattere, le sue passioni, il suo destino.

Tuse che si possono vedere in una delle foto esposte nel caffè di via de Cristoforis, proprio dietro la stazione Garibaldi, a pochi passi dalla bellissima piazza Gae Aulenti: in posa ordinate, con i loro grembiuli, orgogliose del loro ruolo e del piccolo filo di perle che, per l’occasione, hanno indossato. Controllate a vista dal ritratto di Olga, la nonna degli attuali proprietari, Antonella e Luigi, tanto che, nell’immancabile profumo cioccolato, sembra quasi di risentire il suo, al mughetto…

Ps: se ci capitate, assaggiate la torta dalla ricetta segreta: non ve ne pentirete!