la caccia all’uovo

Ammetto, lo abbiamo copiato da inglesi e americani: ma da noi lo facciamo ormai da trent’anni con i cuginetti, e la cosa più bella è che mano a mano che crescevano i più grandi la organizzavano per i più piccoli. La caccia all’uovo noi la abbiamo (quasi) sempre organizzata in giardino, quando il tempo lo permetteva, ma si può fare tranquillamente in casa. Serve un certo numero di uova colorate – noi usavamo quelle di cioccolato – e non importano le dimensioni, la sorpresa, la qualità del cioccolato: il gioco è la caccia, il divertimento il gioco. Si possono anche colorare i gusci delle uova con spinaci, zafferano, barbabietola: colorarli con qualcosa di non udibile, in questo periodo in cui non è semplice trovare del cibo è uno spreco che mi sembra davvero sbagliato. Poi, meglio preparare una mappa, benissimo una mappa del tesoro lasciata da un pirata monello che ha rubato tutte le uova e le ha nascoste. Un foglio con una filastrocca – il tempo lo abbiamo – e con i bordi bruciacchiati, stretto con un laccio colorato e magari chiuso in una bottiglia, completa il gioco. Che può portare quel pochino di allegria che serve in una festa che, comunque, verrà vissuta in maniera diversa da sempre. Quattro giorni a Pasqua! A domani…