Il treno dei desideri

Il più antico dei moderni mezzi locomozione, il treno, è diventato… il più veloce e anche il più glamour! Ma ve lo ricordate? Scendere da Milano a Roma, fino al 2018, in auto, poteva diventare un vero e proprio incubo: traffico, code, imprevisti di ogni tipo. In aereo significava prenotazioni, attese, controlli e la costosa corsa in taxi da Fiumicino in città: altro tempo da considerare, oltre al fatto di non essere rintracciabili per la durata del volo. I treni ad alta velocità hanno drasticamente cambiato il nostro modo di viaggiare: se la capitale si può raggiungere dal capoluogo milanese in tre ore, Milano e Torino sono ormai a 50 minuti di distanza, da Napoli si può arrivare a Torino in meno di 6 ore – contro le 12 di un normale intercity. In soli dieci anni “le frecce” come vengono famigliarmente chiamati i treni Frecciarossa di Trenitalia, hanno trasportato trecentocinquanta milioni di viaggiatori, con 380 milioni di chilometri percorsi e oltre 80 città collegate, nel 2019, da una flotta di 144 Frecce. Vagoni confortevoli frequentati anche da divi, cantanti e conduttori: Barbara D’Urso è una assidua del Milano/Roma/Milano nella spola fra i due studi delle sue trasmissioni, e spesso posta gag e incontri sul treno; Emma Marrone ha raccontato che proprio nel bagno di un treno è nata la sua canzone Fortuna, e lo spot per i dieci anni del freccia rossa è stato diretto nientemeno che dal regista Ferzan Ozpetek. Una sola precauzione: poiché i treni più veloci spesso non fanno fermate intermedie, assicuratevi di essere nella giusta direzione; per evitare la disavventura dell’onorevole Daniela Santanché, salita in corsa sul Frecciarossa da Roma a Milano (o, almeno, così credeva) per raggiungere il figlio per cena, si è ritrovata… diretta a Napoli senza alcuna possibilità di scendere prima. Info: www.trenitalia.com
Orient Express (senza assassinio)
Ma se la alta velocità è ormai la prima scelta per spostarsi tutta Italia, leggendosi un bel libro, lavorando al computer o godendosi un film o un paio di puntate della nostra serie preferita, ci sono altri treni e altre carrozze – già il nome è fascinoso – che fanno davvero sognare. E sono, per paradossale che sembri, le più lente: quelle dove il viaggio viene assaporato ora dopo ora, giorno dopo giorno, panorama dopo panorama. Primo fra tutti l’Orient Express, scenario di un indimenticabile romanzo di Agatha Christie, ripreso in tanti film: per passare due giorni fra i velluti, gli intarsi e gli ottoni luccicanti viaggiando da Venezia a Parigi, però, vanno messi in bilancio un bel 4.300 euro a passeggero. Champagne e piatti sofisticati decorati in stile nouvelle cuisine sono garantiti, ma, se decidete, non dimenticate l’abito da sera! Per gli amanti dell’avventura – astenersi frettolosi – la Transiberiana collega Mosca a Vladivostok: 17 giorni e 16 notti attraverso 9000 chilometri e quasi mille fermate. Le partenze sono a maggio, ma anche in questo caso iniziate subito a risparmiare: per il biglietto bisogna preventivare dai 6 ai 10mila euro a testa in doppia.
Lassù sulle montagne
Più abbordabile – ma non meno scenografico – il trenino rosso del Bernina che collega Tirano, al confine fra Italia e Svizzera, e Saint Moritz: sul tratto ferroviario più alto d’Europa, fra panorami mozzafiato e pittoreschi villaggi a meno di 90 euro a testa. Ma ci sono anche pacchetti turistici con partenza in bus da Milano e ritorno in città 12 ore dopo. Altro percorso affascinante fra le montagne è la ferrovia Vigezzina-Centovalli: in un giorno si può partire dal lago Maggiore, raggiungere in battello Locarno e con un affascinante percorso circolare che comprende un trenino a scartamento ridotto e la linea ferroviaria normale da Domodossola fare ritorno ad Arona o Stresa (ovviamente si può fare anche all’inverso, treno regolare, trenino e battello); la stagione ideale per l’intero anello è quella estiva, ma anche la primavera con i suoi cieli nitidi e il foliage con tutti i colori dell’autunno fanno di una sola giornata una intera vacanza. Poiché i 52 km di percorso attraversano due nazioni, 83 ponti e 31 gallerie da scoprire in poco meno di due ore, non dimenticate la carta d’identità; prezzo da 25 euro a testa. E sempre con un piccolo trenino a cremagliera si può salire fino al più lungo ghiacciaio della Francia, la Mer de glace, nella valle di Chamonix: partenza ogni ora, 20 minuti di viaggio, a 34 euro.
Viaggiare come la regina… e 007
Se invece volete sentirvi come la regina Elisabetta, che da sempre si sposta in treno per andare in vacanza nel suo adorato castello di Balmoral, per voi c’è il Royal Scotsman che in cinque giorni vi porta da e per Edimburgo attraverso i paesaggi delle Highland tanto amati dalla sovrana: il prezzo ad agosto, per essere (quasi) come lei, è sopra i 6.000 euro, a cui va però aggiunto il costo del kilt che non è obbligatorio ma vivamente raccomandato! Garantiti cibi raffinati serviti su lunghe tavolate per favorire la conversazione, musica dal vivo e litri e litri di immancabile tè. Facoltative escursioni per pesca e caccia, obbligatoria una tappa nelle distillerie di whisky. Il privilegio di viaggiare sul vero treno reale, che può ospitare a pranzo dodici persone e nelle nove carrozze ha due camere da letto e due bagni per Elisabetta e il marito, è limitato agli stretti componenti della famiglia reale; tanto che ha fatto scalpore il fatto che la sovrana abbia concesso nel 2018 un passaggio a Meghan per la corsa notturna. Qualche curiosità? Quando viaggia di notte, la sovrana si gode il consueto bagno alle 7,30 del mattino e il capotreno sa di manovrare con grande cautela a quell’ora… E pare che il comodo convoglio fosse luogo degli incontri clandestini fra il giovane Carlo e la amante Camilla. Se invece amate il caldo, i deserti e il tè, ma alla menta, potete sentirvi un po’ come James Bond nel film Spectre viaggiando sull’Oriental Desert Express, che collega Oujda e Bouarfa; poco più di 300 chilometri da percorrere in 8/12 ore: dipende dall’accumulo della sabbia sulle rotaie, che deve essere tolta a mano, dagli addetti che viaggiano con i passeggeri. Una nota: parte solo due o tre volte all’anno…