Il salmone che visse due volte…

La ricetta della domenica è anche… quella del lunedì! Da quando mi sono  trovata un anno fa a mettere in tavola per pranzo e cena sei persone con i gusti diversi, ho dovuto ottimizzare il denaro e gli sforzi. E minimizzare gli sprechi per tanti motivi, economici ed etici. Buttare via mi da davvero fastidio e mi sembra profondamente immorale. Una delle cose utili in questo senso, sulla nostra tavola, è il salmone. Un giorno a pranzo con delle belle patatine, il giorno dopo per condire delle bellissime farfalle di pasta (il formato preferito della mia nipotina Anna). L investimento iniziale è un po’ alto, ma per due pranzo rende. In più il pesce fa bene. Quindi: ecco a voi il salmone alle erbe e la pasta al salmone.

salmone alle erbe

quattro grossi tranci di salmone, oppure, anche meglio, mezzo pesce. Si appoggia in una pentola antiaderente con coperchio dopo averla unta con poco olio ( il salmone è già un pesce grasso). Si appoggia sulla parte rosa qualche fetta di limone non trattato ben lavato, e tutte le erbe fresche che si hanno nel giardino o in terrazza: basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia… è un pizzico di sale. Si rosola bene e si bagna con mezzo bicchiere di vino bianco. Un quanto d’ora, a fuoco basso è coperto ed è pronto.

pasta al salmone

Con tutto il salmone avanzato, ben pulito dalla pelle, lische e fette di limone, si condiscono delle farfalle di pasta (questo formato è ideale per tutti i sughi delicati) : basta scaldarlo in una pentola capace, aggiungere quasi alla fine qualche cucchiaio di panna, la buccia grattugiata di un limone e, se piace (ai miei piace) un pizzico di curry non molto forte. Buon appetito!