Il mondo in una mano: le Polly Pocket

Premessa. Io sono il genere di persona che tenderebbe a dare via o buttare via, a seconda del caso, tutto. Mia madre e mio fratello, invece, conserverebbero tutto. Per fortuna mia mamma aveva tenuto due mie bambole bebè con cui ancora Anna e Andrea giocano – e sono talmente vecchie che si sono arrugginiti i meccanismi con cui muovono gli occhi, causando loro una perenne congiuntivite (alle bambole, ovviamente). Ma non appena fa caldo, un bel catino d’acqua, del borotalco e un asciugamano e la tranquillità è assicurata in terrazza per una oretta almeno. Ora, però, che hanno compiuto i 4 anni e si avviano a compiere a giugno i cinque, è ora di tirare fuor dal garage, dove mia mamma aveva a mia insaputa conservato ben nascoste le Polly Pocket. Ve le ricordate? Quelle bamboline minuscole – e questo è il motivo per cui le stavo lasciando dove erano – ma fornite di un intero mondo chiuso in una scatoletta: mia figlia Sara aveva un castello, una casa, un negozio che, ora, passeranno ad Anna e Andrea. Sara amava muoverle, farle parlare, interagire: e mi ricordo che ne passava del tempo in compagnia delle sue minuscole amiche. Vedrò come va con i nipotini e ve lo racconterò; intanto, se avete nipotini, e se avete avuto mamme meno conservatrici della mia, sono tornate in commercio i nuovi cofanetti di Polly Pocket: e di sicuro non resisterò a comprare quello con il negozio di animali (anna e andrea vanno pazzi per la serie di cartoni sulla veterinaria), quello del grand hotel, con la voglia che abbiamo di viaggiare! e ce n’è persino uno con i corgi, i cani della regina Elisabetta… lunga vita alla grande regina e alle piccole Polly Pocket!