gli occhi di nicoletta… guardano lontano!

Lo ammetto di partenza: Nicoletta Vallorani è una amica che conosco da tantissimi anni. Il nostro è stato un incontro curioso, prima di tutto professionale. Per Sorrisi e canzoni tv chiedevo a scrittori famosi di raccontare un film, a modo loro, sul settimanale: per non mi ricordo più quale action movie di Schwarzenegger, ambientato nel futuro (ritrovato: era Demolition man), ho chiesto il racconto a Nicoletta. Lei, allora, aveva appena vinto il premio Urania, prima donna ad aggiudicarsi questo prestigioso riconoscimento per la fantascienza. Genere che io non amo perché, devo ammettere, non lo capisco. Già la realtà per me è difficile da affrontare, figurarsi una realtà parallela! Però Nicoletta mi ha fatto capire da subito una cosa importante: che mentre in Italia la letteratura di genere è chiamata appunto fanti-scienza, nel resto del mondo viene chiamata science-fiction: e l’ordine delle parole, come sempre, è importante. Dal momento in cui “Avrai i miei occhi” di Nicoletta è uscito per Zona 42, la scienza ci ha tirato un bello scherzo, facendoci piombare di netto in una realtà parallela ancora più spaventosa di quella di tanti libri e film distopici. Per questo è stato tanto più coinvolgente leggere
il suo romanzo, ambientato fra le rovine di una Milano che speriamo di non vedere mai così; che inizia con il ritrovamento di cadaveri tutti uguali, frutto di una deviazione della scienza, della presunta onnipotenza dell’uomo, quella onnipotenza in cui ci siamo crogiolati e che il virus ha scardinato dalle radici. Vi lascio alla lettura, ma finisco la storia del premio Urania perché la dice lunga su chi è Nicoletta, oltre che una amica e una docente universitaria, e una mamma e una compagna: lei aveva deciso di partecipare per scommessa, perché le avevano detto che una donna non avrebbe mai potuto vincerlo, men che meno con il suo vero nome e non uno pseudonimo finto americano; men che meno con una protagonista brutta (le eroine del futuro sono sempre nei dintorni di Barbarella, sexy e perfetta). Lo ha fatto, ha vinto, ma c’è stata la vendetta di Urania: la protagonista sulla copertina, infatti, era bellissima e sexy…