Zona rossa – giorno uno. La confusione regna totale dopo la conferenza stampa del presidente del consiglio alle due di notte e le anticipazioni della bozza di decreto. L’unica cosa chiara è che si può tornare nella propria abitazione, al proprio domicilio come certificato dai documenti. Per il resto, non si capisce nulla, tranne che non si sa come e quanto ci si può muovere all’interno della zona rossa, dove abitano 16 milioni di persone. Io sono fortunata perché sono “prigioniera” di una casa sul lago, e, volendo, potrei anche tornare nella mia casa di Milano (per la regola di cui sopra). Più difficile per mio marito, imprenditore, capire come muoversi per salvare la vita, i posti di lavoro. Perché solo quando finirà questo strano momento che stiamo vivendo, e che è una novità assoluta per tutti, vedremo le rovine che avrà lasciato intorno a noi. Cerchiamo di resistere, di ubbidire alle raccomandazioni che vengono fatte, di essere prudenti e di evitare il più possibile il contagio. Perché la vita è la cosa più importante.
Dalla zona rossa giorno uno: confusione totale!
a cura di ELENA MORA