Contagion: il futuro era già qui

Ok, ok, forse uno non ha voglia di vedere e sentir parlare di virus, contagi, catastrofi. Ma è straordinariamente interessante e decisamente impressionante questo film del 2011 che sembra aver previsto, una decina di anni prima (per scrivere e girare un film di questo genere almeno un anno è servito) esattamente quello che è successo. Una pandemia che parte dalla Cina, un virus nuovo che passa dai pipistrelli ai maiali all’uomo, grazie – si fa per dire – alla deforestazione che cambia l’habitat delle specie, i primi casi in tutto il mondo e la sottovalutazione, all’inizio, che porta al contagio globale. Visto ora, dopo che un pipistrello in Cina ha aperto un focolaio da cui è partita la pandemia globale, colpisce. Buon film per la ricostruzione, ma direi premonizione ovviamente appoggiata da basi scientifiche, della pandemia e delle sue conseguenze, a cui si perdona qualche deriva un po’ fumettistica. Ma apre anche un fronte molto interessante: quando ci sarà il vaccino, che speriamo e sappiamo che ci sarà presto, come verrà distribuito? Dove? A chi? Nel film si ipotizza una lotteria che decide, estraendo una data di nascita dopo l’altra, chi possa essere vaccinato e quindi uscire dalla quarantena. Ipotizzando anche, di conseguenza, una quarantena di un anno per coloro i quali la cui data di nascita venga estratta alla fine.Già: che succederà con il vaccino? Intanto speriamo che gli scienziati impegnati in tutto il mondo in questa gara per la salvezza dell’umanità (sembra una altra sceneggiatura, ma non lo è, purtroppo) lo riescano a trovare. E che questo incubo finisca al più presto. Il film, in onda ieri su Canale 5, ora sulla piattaforma Chili, è schizzato dal 199 esimo posto al settimo in testa alle classifiche dei più visti. Fuminante la dichiarazione dello sceneggiatore, Scott Z.Burns, a proposito della vera pandemia: “Ogni scienziato con cui ho parlato mi ha detto che non era questione se, ma solo di quando sarebbe accaduto. Ed è vero che i pompieri passano molto tempo inattivi, e quindi uno può pensare che non servano, ma è ben difficile ricostituire un servizio di pompieri quando è in corso un incendio”. C’è parecchio su cui riflettere…