Colette secondo… Nicoletta

Se fosse esistita internet, a cavallo fra l’Ottocento e il Novecento, Colette sarebbe stata una influencer di successo, una star di Instagram, più famosa di Chiara Ferragni. Scrittrice, attrice, produttrice di cosmetici, giornalista… sono mille le personalità di questo incredibile personaggio che la mia amica Nicoletta Sipos racconta nel suo libro che inaugura la collana Femminile Singolare di Morellini, diretta da Sara Rattaro. Non fatevi fuorviare dal fatto che il libro è scritto da una amica: il romanzo è bellissimo e il personaggio incredibile; il libro, super godibile.

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Storicamente documentata (Nicoletta è una serissima studiosa) è però in chiave di romanzo: la voce narrante, infatti, è quella di… Colette, la figlia della scrittrice, con cui la madre aveva un rapporto decisamente tempestoso. Ed è molto interessante scorrere questa vita, quella della scandalosissima Colette senior, vedendola attraverso gli occhi della Colette Junior, con un filtro di amore e odio, passione e ironia che rende la lettura ipnotica. Un punto di vista privilegiato e straordinario su un personaggio che assolutamente non ha avuto nulla di ordinario, a cavallo degli ultimi due secoli. Ma prima di tutto, e soprattutto, una donna. Con un talento e una forza esplosivi. Auguri al libro, 👏complimenti a nicoletta e 🙏grazie a Sara Rattaro e Mauro Morellini che hanno creduto a questo progetto.

 

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Arriva in libreria proprio oggi  la biografia romanzata di una delle donne più provocatrici, emancipate, ribelli, seducenti e carismatiche del XIX secolo: la scrittrice, attrice e imprenditrice francese Sidonie-Gabrielle Colette (Saint-Sauveur-en-Puisaye, 1873 – Parigi, 1954) raccontata dalla penna di Nicoletta Sipos nel romanzo “Colette. Un sogno audace”.

Narrare la figura di Colette significa percorrere un’epoca di grandi cambiamenti, rivoluzioni culturali e ambizioni che lei ha saputo incarnare perfettamente muovendosi spesso contro-corrente, tra scandali, eccessi e un’attività prolifica e poliedrica in diversi ambiti che però mai le impedì di trascurare la sua più grande passione: la scrittura.

 

Colette inseguì tra contraddizioni e ambiguità il sogno più audace per una donna del suo tempo: essere padrona di sé. Continuò a muoversi tra poli opposti. Il primo marito, l’editore, pubblicitario e giornalista Henri Gauthier-Villars (Willy), la chiudeva a chiave per costringerla a scrivere, ma finì apprezzata da Proust, Cocteau, Gide. Diede scandalo danzando nuda al music-hall e al celebre Moulin Rouge e per i suoi molteplici amori, ma tornava bambina con un sorriso. Era raffinata, ma bazzicava i bassifondi.

Creò cosmetici su consiglio di André Maginot – lo stratega che progettò la linea difensiva francese sfondata dai tedeschi nel 1940 – e dall’impresa fallita imparò a scrivere testi pubblicitari per le sigarette Lucky Strike e le automobili Ford. Voleva far frustare a sangue le femministe e chiuderle in un harem, ma rifiutò di entrare nell’Académie Française perché era preclusa alle scrittrici.

Ebbe compagni che potevano essere suoi figli, ma ignorò la sua unica figlia, lei pure di nome Colette, dicendo che generazioni diverse non dovevano vivere insieme. Eppure la figlia si dedicò al culto della madre e volle essere sepolta accanto a lei. Ed è alla figlia che Nicoletta Sipos ha affidato il racconto per scavare nei fatti, della biografia di questa straordinaria donna apprezzata e amata ancora oggi.