Che super bambola Astrosamantha!

Ho sempre pensato che i superpoteri di Samantha Cristoforetti fossero   intelligenza e impegno, ma bisogna aggiungere anche ironia. Da comandante di una missione spaziale quando si fa intervistare dai bambini gioca con palline, bolle e con il suo doppio in versione bambola, la Barbie che la rappresenta.
Presentando a Diva e Donna il suo libro “Diario di una apprendista astronauta” (la nave di Teseo, i diritti devoluti a Unicef Italia) mi aveva anche suggerito i consigli da dare alle ragazze che vorrebbero volare come lei fra le stelle: “riuscire a fare l’astronauta”, dice, “non dipende soltanto dai propri talenti e da quanto si fa per prepararsi, ma anche da circostanze favorevoli che non dipendono dalla volontà dei singoli. Quindi il primo consiglio è di non essere ossessionati da questo obiettivo, ma di prenderlo come una fonte di motivazione per dare sempre il meglio, per crescere, per ampliare le proprie competenze e le proprie esperienze. A ogni modo sarà tutto utile per diventare donne e uomini appagati, indipendentemente dal realizzarsi o meno di un sogno, ahimè, riservato a pochi. I consigli più pratici sono invece forse cose scontate, ovvero prediligere carriere nella scienza, nella tecnologia, nella medicina o nel volo; parlare perfettamente l’inglese e possibilmente qualche altra lingua straniera; fare sport; acquisire esperienze internazionali. E da ultimo, essere persone con le quali gli altri hanno voglia di lavorare gomito a gomito”. E se non possiamo tutte (o non più) diventare astronaute, il suo consiglio è quello di guardare il cielo anche dalla terra: “frequentare con assiduità la volta celeste perchè è un maestro che umilia e consola al tempo stesso”.