c come computer (e internet) i 5 consigli di arianna chieli

Internet sempre più parte delle nostre vite: permette ai nostri figli di continuare a studiare anche con scuole chiuse, a chi può di non esporsi al rischio di contrarre il virus nell’andare al lavoro, e, a dire il vero, ci fa anche compagnia in questi lockdown. Anche noi signore diciamo agé ci ritroviamo sempre più spesso a navigare in rete (e spero che, navigando navigando, continuiate ad attraccare a www.unamoredinonna.it;-). A volte, però, al contrario dei nostri ragazzi, non sappiamo bene dove dirigerci; se chiediamo aiuto – non so a voi ma a me capita sempre così – figli e nipoti sono sempre troppo impegnati per darci una mano; se nel caso proprio proprio devono, risolvono in un attimo il problema, ma senza mostrarci come fare. Così, per me stessa e per voi che come me siete “immigrate digitali” e non “native digitali” come le generazioni nuove, ho chiesto ad Arianna Chieli, strategist e content creator cinque consigli per utilizzare al meglio il computer e internet.

  1. Selezionare le fonti dalle quali apprendere delle cose: ci sono molte “nicchie” in rete, se si riesce a identificare una in cui ci sente a proprio agio, si possono sviluppare relazioni che permettono di apprendere cose e sentirsi meno soli.
    Il consiglio? Il gruppo face book socialgnock (oltre ovviamente alla mia pagina un amore di nonna ;-). Ci sono belle persone, un bel gruppo femminile dove c’è molto supporto
  2. Su instagram seguire le persone che fanno stare bene, le pagine che incontrano il proprio gusto
  3. Cercare quelle che vengono chiamate nicchie verticali, dove si imparano delle cose. In rete si trova tutto per qualsiasi cosa: è importante selezionare a partire da un contenuto: un esempio che mi viene in mente è cucina botanica su youtube e instagram dove si trovano le ricette vegane anche per chi non è fanatico vegano. Un altro esempio è Signora mia, un verticale in cui si parla di argomenti al femminile per donne, chiacchiere su argomenti abbastanza inesplorati e trattati con un tono di voce non da maestrina, ma di accoglienza
  4. Seguire le proprie passioni: io per esempio, seguo account che mi danno consigli su come far sopravvivere al mio “pollice nero” le piante che ho in casa.
  5. Non avere paura di frequentare dei corsi, molti sono anche gratuiti, per imparare a maneggiare il mezzo prima che il mezzo maneggi te; ci sono cose molto semplici che , però sono semplici quando una le ha imparate.

La rete può essere uno strumento importante in questi giorni, in queste ore, anche per fuggire dalla litania di notizie e dati sempre più preoccupanti e prestare attenzione a non lasciarsi prendere da quel sottile sentimento di depressione che a volte ci prende a tradimento. “Alzati lavati vestiti e truccati è il mio mantra mattutino, spiega Arianna. La routine è qualcosa che nei momenti di difficoltà mi ha sempre salvato. Prima di mettermi a lavorare faccio la lista delle cose da fare; aiuta perché da un senso, e perché a volte si arriva alla fine della giornata e sembra di non aver fatto niente. Io compilo due liste: una per lavoro, una per la famiglia; all’interno di questo c’è anche del tempo per me, leggere un libro, fare una maschera, anche solo accendere una candela profumata. Siamo in una situazione di sindrome post traumatica da stress, ma con un trauma che non è ancora terminato. Per me la soluzione è dividere il tempo per far sì che quel tempo sia tempo di valore.”

Interessante non è vero? Se avete domande e richieste scrive5e a elenamora@unamoredinonna.it