A che ora è la fine del mondo?

Se vi interessa, fra 100 secondi. Un minuto e mezzo a mezzanotte. In realtà il titolo del film che vi consiglio è “Sei minuti a mezzanotte”. Si tratta di una storia ambientata nel 1939, pochi giorni prima della dichiarazione di guerra dell’Inghilterra alla Germania, in una scuola inglese per figlie di gerarchi tedeschi. Fra spie e traditori, con una Judy Dench strepitosa, racconta la vera storia di quei giorni frenetici da un punto di vista particolare. Ma, in realtà, ve ne parlo perché ho scoperto, grazie a questo film, una cosa molto molto interessante. E anche un po’ terrorizzante. La password delle spie nel film è 1154, ovvero sei minuti a mezzanotte, da cui il titolo. Ma questo orario, in realtà, nasconde una questione scientifica: il Doomsday clock, ovvero l’orologio della apocalisse. Nel 1947 gli scienziati della università di Chicago hanno inventato un orologio virtuale che misura a che distanza sarebbe una ipotetica fine del mondo. Gli scienziati in questione si occupavano di atomica, in particolare di bomba, che allora sembrava la più realistica e vicina minaccia per l’umanità. Da allora le lancette dell’immaginario orologio sono state spostate 22 volte, a seconda delle crisi politiche, delle minacce atomiche, più di recente delle crisi climatiche, spostandosi a volte di secondi a volte di minuti, fino alla massima vicinanza a mezzanotte, indovinate quando? Nel 2020. E la distanza non è cambiata nel 2021, rimanendo sempre a 100 secondi alla fine. Una storia curiosa, un po’ inquietante, ma ancora più curiose sono secondo me le cause. Avrete capito da voi che il Covid è uno dei motivi che ci avvicina alla estinzione del genere umano (vaccini, aiutateci!) ma una delle cause chiamate in corso dagli esperti oltre alla pandemia è la infodemia, ovvero la enorme massa di informazioni a cui siamo sottoposti.Perché, dicono gli scienziati, le teorie del complotto diffuse su larga scala dai media e appoggiate da alcuni politici nel mondo, diminuiscono la capacità e la possibilità  dei leader globali nel tutelare la sicurezza dei cittadini in un momento cin cui oltre 100 milioni di persone sono state colpite dal virus, Non a caso il club di esperti ha accolto con favore la elezione di Biden e il suo ritorno a dati scientifici, dopo che Trump aveva detto tutto e il contrario di tutto sul virus (iniettare in vena la candeggina ve lo ricordate? O usarla per un bell’aerosol) smentendo e ridicolizzando gli scienziati. Un bel tema su cui riflettere non credete?