Dice che era un bell’uomo e veniva, veniva dal mare… La canzone 4/3/1943, data di nascita di Lucio Dalla, è stata eseguita per la prima volta 50 anni fa, nel 1970. Sulle sue note entriamo a visitare la casa bolognese del cantautore. La sua ombra ci accoglie già dall’esterno, sul muro della sua casa in pieno centro a Bologna, mentre le note delle sue canzoni vagano nell’aria ovunque, per le strade, nelle piazze… Lucio Dalla è Bologna e Bologna è, in qualche modo, Lucio Dalla. Ma la sua casa, beh, la sua casa è incredibile… un prezioso presepe napoletano troneggia all’ingresso tutti i mesi dell’anno: ma lui stesso lo aveva arricchito con una fila di pietre colorate alla base. Perché così premiava le opere della sua collezione che, indipendentemente dal valore o dalla epoca (dal 500 ai contemporanei)suscitavano in lui una emozione speciale. Quadri preziosi e ritratti ovunque, i dischi d’oro in bella vista, lo studio dove scriveva, e tappeti e tappezzerie e affreschi. La camera da letto è monacale nelle dimensioni ma regale nei quadri appesi al muro, crocifissi e corone, madonne e angeli. E nasconde un segreto: dietro una porticina c’è una scala: porta all’ammezzato, dove tante piccole finestre rettangolari permettono di sbirciare tutto ciò che succede nel soggiorno. Nel suo studio il pezzetto di muro di Berlino davanti al quale ha scritto Futura, il nome della figlia di due immaginari innamorati di Berlino Est e Ovest divisi da quel muro. Ma c’ è una stanza che davvero stupisce più di tutte: sulla porta c’è una targa con la scritta “la stanza dello scemo”. Ed è una vera e propria stanza delle meraviglie! Tutto rosso, la tappezzeria, i divani, i dettagli: un mega schermo in fondo, carillon e lucine ovunque e un trenino giocattolo gigantesco sul pavimento. La stanza di un grande, di un genio, di un bambino… Per visitarla info su http://www.fondazioneluciodalla.it
Foto di Stella Caracchi – Fondazione Lucio Dalla
4 marzo 1943 a casa di lucio
a cura di ELENA MORA