we were the lucky ones: storia di una famiglia ebrea “fortunata”

Il libro We were the lucky ones è stato un bestseller scritto da Georgia Hunters: e la fiction dallo stesso titolo, ovvero noi siamo stati quelli fortunati, disponibile su Disney+, segue in otto episodi le vicende di una famiglia ebrea alla vigilia della seconda guerra mondiale e attraverso il conflitto e le persecuzioni.

Il titolo, quasi ironico, We were the lucky ones: perché in mezzo a traversie incredibili, a cattura e prigione, torture e stenti, la famiglia riesce a sopravvivere, a moltiplicarsi, a ritrovarsi dopo essere stati brutalmente divisi e perseguitati; in questo senso più fortunati di tanti che hanno perso non solo le ricchezze e il loro destino ma anche la vita loro o dei loro cari.

Conosciamo la famiglia Kurc nel giorno di Pasqua del 1937, quando si riuniscono nella loro casa a Radom, in Polonia. I genitori, benestanti proprietari di un negozio di tessuti, festeggiano con i loro cinque figli: Halina (interpretata da Joey King), Addy (Logan Lerman), Mila (Hadas Yaron), Jakob (Amit Rahav) e Genek (Henry Lloyd-Hughes).

L’ombra della guerra prima e l’occupazione nazista dopo porta a una dispersione dei membri della famiglia che, ciascuno a suo modo e con il suo destino, cerca salvezza e riparo in ogni parte del mondo, fra il Sud America, l’Africa, l’Europa occidentale e l’Unione Sovietica. Chi nascondendosi chi esponendosi in bella mostra celando il proprio essere ebreo. La serie, ben interpretata e diretta, fa ritrovare la famiglia unita nel 1947 ed è un inno all’amore, alla resilienza, al coraggio.

Da vedere per celebrare il giorno della memoria ma anche per chiedersi come è possibile che cose simili continuino ad accadere anche ora nel mondo, fra Palestina e Ucraina e altri luoghi nel mondo a noi più lontani e meno conosciuti.

We wee the lucky ones, su  Disney+.