Se Carofiglio elogia ignoranza ed errore…

E’ un piccolo libro molto interessante questo “Elogio della ignoranza e dell’errore” di Gianrico Carofiglio (Einaudi).

Un titolo curioso per una provocazione intelligente: partendo dall’al di là di ogni ragionevole dubbio della verità processuale, tante volte ahimè smentita a spese di poveri innocenti; passando per le inconfutabili, ma spesso confutate, previsioni di super esperti del passato remoto e recente: da Charlie Chaplin, che non vedeva alcun futuro per il cinema, al presidente della 20Th Century Fox che nel 1946 dichiarò che la gente si sarebbe stancata in soli sei mesi di quella scatola di legno chiamata televisione; sino al non lontanissimo 1995 quando il fondatore di Ethernet si disse certo del fatto che Internet sarebbe crollata in modo catastrofico nel giro di un anno. Carofiglio indaga in maniera divertente i meccanismi che ci portano a sbagliare: e su come chi si considera decisamente competente rischia di sbagliare di più di chi, invece, accetta di non sapere, come Socrate, e si tiene aperto a ogni possibilità. Ma sbagliando si impara, come recita il vecchio proverbio, e l’importante, secondo l’autore, è cadere bene; non sempre da un errore nasce una scoperta (anche se ne fa molti esempi) ma dovremmo uscirne sempre avendo imparato qualcosa, se non altro il fatto che non siamo perfetti e possiamo permetterci di sbagliare.

PS: libro perfetto per un regalo a un amica, magari quella che le sa sempre tutte e non sbaglia mai né strada né scelta…

Gianrico Carofiglio

Elogio dell’ignoranza e dell’errore

Einaudi

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