Avevo qualche pregiudizio su questa serie di Netflix “Maschi veri”: quattro amici romani di mezza età che cercano di rimanere sempre assolutamente uguali a se stessi mentre il mondo, le donne e il linguaggio cambiano intorno a loro. Ma devo ammettere che è garbata, che a tratti fa ridere, che alcuni degli interpreti sono davvero pravi (non tutti alla stessa maniera) e, infine, che è la riedizione di una serie spagnola. In salsa romana: la città risplende in tutta la sua bellezza nelle riprese dall’alto (ci avete fatto caso che da quando ci sono i droni le costose riprese dall’elicottero, usate con grande parsimonia, sono state sostituite da minuti e minuti di paesaggi ripresi dal pochissimo costoso drone?), i cliché ci sono tutti, dal primo all’ultimo.
C’è Massimo (Matteo Martari) uomo di successo appena licenziato, un grande avvenire dietro le spalle e, nel mentre, una bellissima compagna che esplode su Instagram;
Riccardo (Francesco Montanari) , fermo nelle certezze maciste, traditore seriale ma in crisi quando gli viene proposta la coppia aperta dalla sua partner; Mattia (Maurizio Lastrico) il più politicamente corretto del gruppo, ancora disperatamente innamorato della ex moglie e decisamente perplesso per la fluidità della figlia;
infine Luigi (un irriconoscibile Pietro Sermonti), lo sfigato del gruppo, perfetto padre e inconsistente marito, con una moglie irrequieta (la bravissima Thony). Splende sulle coppie la divertentissima tata factotum Maria (Yamila Suarez): le sue gag irresistibili punteggiano la serie. Insomma, 8 episodi di un’ora l’uno utili per ridere e sorridere, passare una serata estiva senza particolari pensieri. Altri consigli di tv qui: