Il primo tampone non si scorda mai… e nemmeno la prima visita ortottistica 😘

Caldo, freddo, da 26 gradi a 2 nel giro di 24 ore: risultato, mal di gola, raffreddore, un po’ di tosse. Niente di che se non fosse che avrei dovuto accompagnare mia figlia e i miei nipotini alla clinica Prometeo a Cavaglietto per una visita ortottistica. Da qui al lago, dove siamo domiciliati – ormai da più di un anno con qualche piccolo rientro a Milano – per permettere ai ragazzi di lavorare (lo Smart working, con due gemelli di quattro anni e mezzo  a casa da scuola non è così Smart) sono una quarantina di minuti di auto. Giustamente in clinica non permettono l’ingresso a chi abbia anche il minimo sintomo, quindi decidi di farli accompagnare da Gio. Però però anche solo il fatto che siano stati in contatto con  me, in qualche modo sintomatica, è un problema. Decido allora di scendere a Briga, alla farmacia locale, per il mio primo tampone COVID. Grazie a dio, e alle mascherine e al distanziamento,  finora nessuno di noi aveva avuto nulla, quindi lo avevamo scampato. Così buona ultima sperimento il lieve e breve fastidio del bastoncino nel naso e l’ansia della attesa del risultato, per fortuna breve e per fortuna negativo. Così la mia brigata famigliare può dirigersi verso la clinica Prometeo per la visita con la bravissima ortottista Elena Zoia, super brava professionalmente ( a noi era stata segnalata dal principe degli oculisti milanesi, suo mentore) e super brava con i bambini, entusiasti del gioco del pirata, ovvero vedere con un occhio bendato, dei giochini di luce, delle macchine sofisticate e… del palloncino in regalo alla fine, come premio. Bella esperienza, ottima diagnosi: gli occhietti stanno bene, tutto è filato liscio, velocemente e in sicurezza. Io, a casa, mi sono anche riposata un po’: non tutti i tamponi vengono per nuocere…

Info sul centro medico polispecialistico Prometeo family care:

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