E’ decisamente irresistibile questa serie televisiva disponibile su Netflix: The residence, super protagonista una strepitosa Uzo Aduba.
La trama: Siamo all’interno della Casa Bianca dove è in corso un banchetto in onore del primo ministro Australiano: sorgono mille problemi ma nessuno riesce a trovare l’impeccabile maggiordomo A.B. Winter, per tutti AB. Strano davvero perché per solito è onnipresente e onnisciente, generoso di sgridate e ammonimenti ma avarissimo di complimenti: uno per cui la unica risposta a una richiesta è la assoluta perfezione. Ovvio che con un carattere così si sia creato fra l’innumerevole staff della casa altrettanto innumerevoli nemici. Così, quando viene trovato morto, avvelenato, con una botta in testa e i polsi tagliati (e questo già è un anticipo di quanto sarà sincopata e ironica la serie) ma con un biglietto che incongruamente sembra proprio l’appunto di addio di un suicida, il caso si rivela da subito complicatissimo. Come risolverlo senza scatenare uno scandalo internazionale? Serve l’aiuto di Cordellia Cupp, la migliore detective del mondo. Forse, anzi certamente, ma anche la più bizzarra: non possiede telefono cellulare, non prende appunti ma disegna e scatta foto, indaga nell’intervallo di tempo libero dalla sua attività preferita, il birdwatching. Ma ogni volatile fotografato è per lei una metafora di vita: ad ogni tipologia di animale corrisponde un tipo di umano con le stesse caratteristiche.
Il ritmo: Super veloce e sincopato sin dall’inizio; Il racconto, che intreccia la audizione su come si sono svolte le indagini, gli episodi accaduti nella Casa Bianca nella notte del delitto ma anche dei flash back intriganti, si fa sempre più intricato e complesso nel corso delle otto godibilissime, puntate. Fino all disvelamento finale che, ovviamente, non posso svelare: ma dopo averci portato dall’uno all’altro dei sospettati, mostrando per ciascuno moventi e possibilità, alla fine Cordelia ci concede un/una colpevole più che interessante.
Così come è super interessate seguire la preparazione e lo svolgimento di una serata di gala organizzata dal presidente degli Stati Uniti; divertente il cameo di Kyle Minogue nei panni di se stessa, invitata poiché australiana e poi obbligata a esibirsi come cantante dopo il forfait di chi doveva animare il momento musicale; mentre viene annoverato fra gli ospiti l’attore australiano Hugh Hackman ma lo si vede solo di spalle…
Insomma, The residence è una serie che vi catturerà, che richiede anche grande attenzione e concentrazione, ma ripaga con dialoghi davvero brillanti e un personaggio, quello di Cordelia, convincente e spassoso. Qualche chicca sulla torta tv: Julian Mac Mahon, che impersona il primo ministro australiano, è figlio di un ex primo ministro australiano; Kylie Minogue è la sua ex cognata. Ogni episodio, infine, prende il titolo da un giallo famoso in letteratura o al cinema.
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