Con una decisione storica (una cosa simile non avveniva dal 1919 e per alto tradimento) re Carlo ha tolto anche il titolo di principe al fratello Andrea.
E, finalmente, dopo anni di contenzioso, lo ha cacciato i casa, relegandolo dal palazzo di famiglia nel parco di Windsor a una tenuta a tre ore da Londra. Insomma, la versione 3.0 della prigionia nella torre. Sua moglie, a cui era stata offerta una altra seppur minore, magione reale, è stata invece invitata a cercarsi casa come una qualunque cittadina inglese. E un qualunque cittadino inglese è diventato da ieri il figlio preferito della regina Elisabetta che sarà noto, comunicano a corte, come Andrea Mountbatten Windsor, non più principe. Che cosa sarà successo perché le loro maestà, come recita il durissimo comunicato, in cui si dicono dal parte sempre e comunque delle vittime, sono arrivate a una decisione di questo tipo? I motivi, a mio modesto avviso possono essere sole due:
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sta per arrivare qualche altra tegola sulla testa di Andrea oltre alle rivelazioni postume di una delle vittime, Virgina Griuffre (qui a lato la mia recensione del libro).
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Re Carlo, che ancora si deve sottoporre a cure settimanali per il tumore alla prostata e malgrado ciò si impegna in incontri, viaggi, come se fosse in perfetta salute, è stato fischiato più e più volte e contestato proprio per il comportamento del fratello. Forse per una volta a Carlo, che di solito non prende decisioni sconsiderate (per sposare Camilla ha impiegato 20 anni), sono saltati i nervi.
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Infine (lo so che avevo detto due punti, ma c’è anche questo), potrebbe esserci un patto fratello/fratello con William: l’erede al trono accetterebbe il ritorno a a Canossa e a corte del fratello scapestrato ma, in cambio, il re chiuderebbe, come ha fatto, i conti con il fratello pedofilo che, con il trasloco di William all’interno del parco di Windsor, la già provata famigliola di Kate lo avrebbe avuto come vicino. Staremo a vedere.
